Vi metto qui come l'ho trovato su yahoo un'interessante articolo, ma su cui io non mi trovo d'accordo in vari punti...
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Risolto il mistero del Triangolo delle Bermuda
Dopo il nuovo mondo scovato nel vulcano della nuova Guinea e il mistero dell’Isola di Pasqua
un altro ‘x-file’ è stato svelato, stavolta dai ‘Molder’ e ‘Scully’ della BBC: il triangolo delle Bermuda
sarebbe stato sdoganato, da pezzo di cielo maledetto a classica rotta con inconvenienti ‘normali’.
O Così pare.
Il numero di navi e aerei scomparsi tra questo triangolo di cielo e mare negli anni 40,
ha reso questa zona una tragica leggenda ammantata da un mistero impenetrabile.
Ora, grazie all’investigazione certosina di un giornalista della BBC due delle sparizioni accorse
in questa zona alla fine del 1940, due arei con ben cinquanta passeggeri, avrebbero trovato
una spiegazione logica, che risolverebbe l’arcano. Basta con le maledizioni tropicali,
le leggende e le storie alla ‘Lost’, all’origine della scomparsa dei due velivoli
ci sarebbero la mancanza di carburante in un caso e un guasto tecnico,
dovuto al modello non propriamente deluxe, nell’altro.
A quanto pare a quel tempo i viaggi che da Londra portavano alle Bermuda viaggiatori
e temerari erano ancora agli inizi e con rischi tecnici non indifferenti, in volo questo era l’itinerario più lungo,
e per fare rifornimento di carburante la tappa d’obbligo era alle Azzorre. Nonostante questo a seconda
delle condizioni di volo, altitudine e turbolenze, il carburante poteva essere ‘bruciato’ più rapidamente del previsto.
Così come sembra sia successo allo Star Tiger della British South American Airways (BSAA):
arrivato già con alcuni problemi, bussola e riscaldamento mal funzionante, alle Azzorre era ripartito
per poi scomparire nel nulla, gli ‘investigatori’ della BBC ipotizzano che il pilota volasse a una
quota più bassa del previsto per riuscire ad avere un riscaldamento adeguato, consumando
però più carburante. A far precipitare l’aereo potrebbe essere stato quindi un mix di fattori,
i venti contrari, il poco combustibile consumato velocemente e l’'altezza’ a cui volava.
Nel secondo caso invece un altro velivolo della BSAA, lo Star Ariel, si ricondurrebbe
tutto alle carenze dell’aereo: data l’altezza e le condizioni atmosferiche in cui volava,
è stata esclusa la carenza di carburante mentre più plausibile, sarebbe la cattiva progettazione
di quel modello d’aereo, l’Avro Tudor IV, già conosciuto per i suoi difetti da molti suoi ex-piloti.
Tra i possibili mal funzionamenti rei di aver causato la sua caduta, un’esplosione dovuta a un
impianto di riscaldamento allora ancora ai primordi e in quel caso mal progettato.
Al tempo si pensò invece di dare la colpa a non bene identificate cause esterne,
cosa che inevitabilmente portò a far nascere e aumentare il mistero di quest’area della Terra.
Se per gli aerei scomparsi sembra possa esserci una causa reale e ‘normale’ ancora non
è dato sapere nulla sulle navi: cosa ne è stato? Si è trattato anche in questi casi di
scomparse plausibili? Il mistero continua.
Yahoo! Viaggi
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Risolto il mistero del Triangolo delle Bermuda
Dopo il nuovo mondo scovato nel vulcano della nuova Guinea e il mistero dell’Isola di Pasqua
un altro ‘x-file’ è stato svelato, stavolta dai ‘Molder’ e ‘Scully’ della BBC: il triangolo delle Bermuda
sarebbe stato sdoganato, da pezzo di cielo maledetto a classica rotta con inconvenienti ‘normali’.
O Così pare.
Il numero di navi e aerei scomparsi tra questo triangolo di cielo e mare negli anni 40,
ha reso questa zona una tragica leggenda ammantata da un mistero impenetrabile.
Ora, grazie all’investigazione certosina di un giornalista della BBC due delle sparizioni accorse
in questa zona alla fine del 1940, due arei con ben cinquanta passeggeri, avrebbero trovato
una spiegazione logica, che risolverebbe l’arcano. Basta con le maledizioni tropicali,
le leggende e le storie alla ‘Lost’, all’origine della scomparsa dei due velivoli
ci sarebbero la mancanza di carburante in un caso e un guasto tecnico,
dovuto al modello non propriamente deluxe, nell’altro.
A quanto pare a quel tempo i viaggi che da Londra portavano alle Bermuda viaggiatori
e temerari erano ancora agli inizi e con rischi tecnici non indifferenti, in volo questo era l’itinerario più lungo,
e per fare rifornimento di carburante la tappa d’obbligo era alle Azzorre. Nonostante questo a seconda
delle condizioni di volo, altitudine e turbolenze, il carburante poteva essere ‘bruciato’ più rapidamente del previsto.
Così come sembra sia successo allo Star Tiger della British South American Airways (BSAA):
arrivato già con alcuni problemi, bussola e riscaldamento mal funzionante, alle Azzorre era ripartito
per poi scomparire nel nulla, gli ‘investigatori’ della BBC ipotizzano che il pilota volasse a una
quota più bassa del previsto per riuscire ad avere un riscaldamento adeguato, consumando
però più carburante. A far precipitare l’aereo potrebbe essere stato quindi un mix di fattori,
i venti contrari, il poco combustibile consumato velocemente e l’'altezza’ a cui volava.
Nel secondo caso invece un altro velivolo della BSAA, lo Star Ariel, si ricondurrebbe
tutto alle carenze dell’aereo: data l’altezza e le condizioni atmosferiche in cui volava,
è stata esclusa la carenza di carburante mentre più plausibile, sarebbe la cattiva progettazione
di quel modello d’aereo, l’Avro Tudor IV, già conosciuto per i suoi difetti da molti suoi ex-piloti.
Tra i possibili mal funzionamenti rei di aver causato la sua caduta, un’esplosione dovuta a un
impianto di riscaldamento allora ancora ai primordi e in quel caso mal progettato.
Al tempo si pensò invece di dare la colpa a non bene identificate cause esterne,
cosa che inevitabilmente portò a far nascere e aumentare il mistero di quest’area della Terra.
Se per gli aerei scomparsi sembra possa esserci una causa reale e ‘normale’ ancora non
è dato sapere nulla sulle navi: cosa ne è stato? Si è trattato anche in questi casi di
scomparse plausibili? Il mistero continua.
Yahoo! Viaggi