Questa leggenda l'ho trovata in un bel libro e ve la faccio conoscere, così come l'ho letta
Il diavolo e il vento
la leggenda è tratta da: Leggende e Racconti popolari
della Lombardia. Autrice: Lidia Beduschi edizione: Newton&Compton edition
In una raccolta inedita del povero canonico cav. Vincenzo Barelli ho letto questo racconto,
che egli certamente ha sentito dire dal popolo.
Due viandanti giunti allo svolto di un sentiero che dalla strada del Sempione conduce al passo del Vovogna,
furono sorpresi da uno sbuffo di vento.
<<Curioso!>> disse uno, <<è già la terza volta che passo di qui e sempre vi trovo
questo noioso vento che mi porta via il cappello!>>
<<Si vede che sei forestiero,>> rispose l'altro. <<Devi sapere che da questa strada, prima ancora che passasse
Napoleone, Belloveso e tanti altri, era già disceso nei tempi antichi, un gran personaggio, il diavolo.
Cammino facendo incontrò il vento, col quale proseguì la via. Giunti a questo passo, il diavolo, picchiandosi la
fronte (il diavolo è mancino, e perciò molti ai nostri giorni pure lo sono): "Tò, disse, dimenticavo quella
piccola faccenda che debbo sbrigare a Vovogna: è un affare molto delicato, e bisogna che vi vada io stesso;
aspettami un momento che son subito di ritorno"
Ma dopo quella piccola faccenda, il diavolo ne trovò delle altre ben più importanti,
poi altre ancora in gran numero; trovò insomma così buon terreno per i suoi affari
che non s'è più potuto disbrigare di là, mentre il vento, fedele alla consegna,
è ancor qui ad aspettarlo da secoli.>>
Il diavolo e il vento
la leggenda è tratta da: Leggende e Racconti popolari
della Lombardia. Autrice: Lidia Beduschi edizione: Newton&Compton edition
In una raccolta inedita del povero canonico cav. Vincenzo Barelli ho letto questo racconto,
che egli certamente ha sentito dire dal popolo.
Due viandanti giunti allo svolto di un sentiero che dalla strada del Sempione conduce al passo del Vovogna,
furono sorpresi da uno sbuffo di vento.
<<Curioso!>> disse uno, <<è già la terza volta che passo di qui e sempre vi trovo
questo noioso vento che mi porta via il cappello!>>
<<Si vede che sei forestiero,>> rispose l'altro. <<Devi sapere che da questa strada, prima ancora che passasse
Napoleone, Belloveso e tanti altri, era già disceso nei tempi antichi, un gran personaggio, il diavolo.
Cammino facendo incontrò il vento, col quale proseguì la via. Giunti a questo passo, il diavolo, picchiandosi la
fronte (il diavolo è mancino, e perciò molti ai nostri giorni pure lo sono): "Tò, disse, dimenticavo quella
piccola faccenda che debbo sbrigare a Vovogna: è un affare molto delicato, e bisogna che vi vada io stesso;
aspettami un momento che son subito di ritorno"
Ma dopo quella piccola faccenda, il diavolo ne trovò delle altre ben più importanti,
poi altre ancora in gran numero; trovò insomma così buon terreno per i suoi affari
che non s'è più potuto disbrigare di là, mentre il vento, fedele alla consegna,
è ancor qui ad aspettarlo da secoli.>>